Ero una ragazza piena di energie e con tanta voglia di migliorarmi e migliorare ciò che amavo e ciò che mi circondava, fino a quando tutto ciò che avevo programmato si fermò al 1° aprile 2019, quando all’ennesimo malore decisi di recarmi al pronto soccorso della mia città.
Dopo un’intera serata e nottata su un lettino del pronto soccorso, le uniche parole che sentii furono: <<Qui non possiamo far nulla, dovresti andare all’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”. Abbiamo inviato lì le tue analisi, ma vacci al più presto possibile e… in bocca al lupo.>>.
Quelle parole furono il presagio di qualcosa di brutto ma non sapevo ancora cosa.
Tornai a casa, preparai la valigia e nella stessa mattinata mi recai in quell’ospedale, per poi uscirne un mese dopo con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta con cromosoma positivo.
Da quel momento ho dovuto affrontare non solo la malattia e le chemio, ma anche me stessa per il mio brutto carattere. Credevo di poter risolvere tutto con le sole mie energie e che impegnandomi a condurre la mia routine sarebbe stato giusto (oggi penso che quel mio comportamento fosse solo un modo per ignorare tutto quello che stava accadendo o semplicemente perché sono sempre stata abituata a fare le cose in un certo modo), ma mi rendevo conto sempre di più che il mio corpo stava cambiando e io stavo cambiando con esso.
Ma la mia insistenza si è arresa il 18 febbraio 2020, il giorno del trapianto o, come meglio lo definisco, della rinascita.
Lì sono stata costretta dalle mie impossibilità a chiedere aiuto sia fisico che psicologico.
Per questo ringrazio l’equipe del reparto di Ematologia di Salerno per la professionalità e per il cuore che mette nel curare i malati, ma un grazie va anche all’AIL Salerno per il supporto psicologico dato, che mi ha insegnato che non tutte le cose vanno fatte da soli e che condividere pensieri, dolori e anche gioia fa bene.
Oggi sono ancora una paziente, ma sono ancora una ragazza a cui è tornata la grinta e che lavora per i suoi obiettivi.
Quando hai una seconda possibilità nella vita, credici e vai fino in fondo.
Io ne sono la prova.